La scelte migliori sono quelle prese a sangue freddo, ecco perchè consiglio a chiunque di comprare una moto in autunno o, meglio ancora, in inverno.
Troppo facile comprarle d'estate quando l'offerta è tanta e la voglia di strada ti offusca la mente.
Sfido chiunque a dire che in spiaggia a luglio si riesce a gustare un buon gelato.
Tutti troppo presi a trangugiarlo per cercare refrigerio alle budella e prima che il sole lo sciolga. Ma chi se lo gusta veramente?
Dov'è la contemplazione della forma, del colore, del suo profumo? Che dire delle leccatine sapienti e del dolce spalmare nel palato con la lingua a copertura di tutte le papille gustative per carpire le migliaia di sfumature dei sapori che nel gelato si celano?
Niente.
Un boccone, due leccate fugaci e vadaviaiciàpp.
Ora, non venitemi a dire che questo è un piacere.
Parliamo poi dell'acquisto d'impulso, vuoi mettere?
Mesi e mesi passati a ricercare quel modello, tale colore, di questa taglia, e poi quando lo trovi, hai finito i soldi, sei ingrassato e di moda va il greige.
Che forse ti donerebbe anche, ma purtroppo non sai di che colore si tratti.
Insomma, sei uno sfigato.
L'acquisto d'impulso invece è oltre la liberazione, oltre la sorpresa, è più vicino ad un'esperienza spirituale.
In quel momento, quando realizzi che ti piace e che ci stai dentro, è come se potessi diventare dio per tre secondi.
"Mia". Basta una parola che ti porti dietro una goduria per almeno un mesetto.
Vuoi mettere?
Però non d'estate.
Troppo facile. Troppo noioso. Troppo subito.
Dopo l'acquisto ci deve essere un po' di decantazione. Come col gelato, appunto.
A Dicembre puoi stare in piazza per un'oretta e passa col gelato in mano e guardartelo con amore infinito che lui sta sempre li. Pronto per una leccatina, un giro di cucchiaino con struscico, l'ocasionale gemito e via dicendo.
Quindi, se comprate una moto d'inverno, non usatela subito, prima pastrucchiatevela un po'. Meglio ancora, comprate un qualche catorcio funzionante e datelo a mani sapienti che lavorano solo quando hanno un po' di tempo. Più il tempo ragionevole per reperire l'occasionale pezzo mancante.
Poi ripassate dopo un anno a ritirare la motoretta, vi fate prestare guanti, casco e giubbotto, la uscite dal garage, girate la chiave, taaaccc, avviate lo starter, traaaac, scaldate un po' il motore, prroootttt prrroooottt, e via per la provinciale indirizzati verso casa, tutti tremolanti con la paura di scivolare a terra, che poi la moglie si lamenta, ah se fosse una bella giornata che giretto non farei, mamma c'ho fatto? mamma c'ho fatto?