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Monday, 17 December 2012

Movie Review: Psychomania







Can I say my favourite biker movie of all time?

Probably yes.

Probably, because if I were to make a movie about zombie bikers, it would be just like Psychomania.
The story is not brilliant, but the action is quite something, especially the police chase doing some pretty wild driving with a Jag which makes any other chase from any bond movies of the same era quite simply lame and fake.

This is the kind of movie that makes you want to ride in rage once you finished watching it. Or even while you are at it.
Infact, makes me want to be a hooligan just thinking about it.




Watch it in parts on youtube, that's cool!




Monday, 10 December 2012

Collectibles




From my drawer:

the new generation Triumph Trident from Hinkley.
This was a bunch of mail order collection cards I did in the early 1990's before buying the motorbike.

Not a smart idea, because magazines and books were much easier to handle in the toilet and the comments to the models were quite frankly boring and the least evocative of pretty much anything.


Best of British

Oh well,
you just gotta lov'em!

Thursday, 6 December 2012

L'angolo di Yuppidu: L'abigliammento del capo

ahha hah ah ahahha che bufo!

ciao da yuppidu

Out for lunch


Oh well, it got me wearing a scarf for a change.

No, there was not one cloud in the sky and yes, it was cold.
You know, December.
It's like that.

At one moment, riding north through the vines, I actually felt the sun warm my back and for a moment there, yeah, it kind of felt like... November.
Early November.

After that everything turned normal again and things just strolled along with the sun low right in my eyes.

I should get a visor.
Something.




Catenoil 8000 Lire

Nostalgia, goes just as well with maintenance.


Saturday, 1 December 2012

L'angolo di Yuppidu: La donna del motociclista


La vera bellezza è quella interiore



Anche no.

Diciamo che il bello è guardare dentro. Scavando sempre più a fondo.
Prendi una giornata un po' così e cominci a guardare dentro al garage, a quello che si può fare tanto per ammazzare il tempo.
Alla fine, ti basta una scusa qualsiasi, la batteria che non parte è il pretesto migliore.
Anche perchè è fondamentale che sia in buono stato e ben carica se vuoi andare da qualsiasi parte e poi, diciamocelo, è un po' sempre lì in mezzo, che devi tagliere un po' di pezzi facili senza fare tropo casino.

La batteria è il cuore di tutto ed è l'elemento che più ti fa sentire figo quando ci lavori.
Richiede poco sforzo, non è complicata da riempire e fa tanta scena con le donne. Diciamo che è l'equivalente domestico del cambiare una lampadina.
Alogena.
Quella che le donne, le più esperte intendiamoci, spesso incastrano male o addirittura infilano a mano nuda e le sminchiano subito.
Poi arrivi tu e bon, magicamente tutto si risolve.

Ecco, il garage amplifica tutto.
Come quando negli anni sessanta i tecnici della Xerox lavoravano sulle ciclostilo protetti da una tendina per non fare sapere a nessuno come intervenivano sulle macchine.
Probabnilmente non facevano gran chè, ma tu pagavi e pensavi che fossero dei fighi paura.
Il garage è uguale.
Quello che avviene dentro, il rumore, l'odore, gli attrezzi, i pezzi di ricambio e quelli d'avanzo (i più importanti) ne sono la componente più affascinante.




Una batteria in carica, posata su un vaso di plastica potrebbe avere una ragione tecnoco molecolare bio fisica ben specifica che la mente femminile semplicemente non potrebbe carpire.
Oppure no.
Ma non lo saprà mai.

E poi dalla batteria in poi è tutto un divenire di scoperte e scoperchiazioni.
Il futile e l'inutile vingono messi da parte in un angolo buio, il grasso incrostato da secoli di giornate aride e piovose emerge e viene grattato e benzinato via, altri pezzi rimossi qua e là e la scena che si presenta alla fine richiama il rispetto di qualsiasi vicino e intimorisce anche le donne più colte e dotte.




Oppure no.

Ma questo è il mistero profondo del garage.

Riding home, riding west



Nothing beats a dry, sunny winter day.
Try me.

Riding out is a steal, you have everything:
the excitement for the new found sunshine
the crisp air
the quiet you are about to break.

You and you only riding out for good, because that's just what the day deserves.
You get your warm caresses from the sun, which is pale and low and seems to be looking over you instead of dominating your every muscle.
That's what you have to do, to keep the cold out, while the engine heats your inner legs and the tailpipes shutter the still.

You roam by and are part of it.

Best, of course, is when you remember to ride out east and ride home west, making love to that big old chubby sun as it is about to set.

With your blood flowing hard and the air pumping through your nose you want to strip and make it all the way.

Lift your visor, unzip your jacket, gloves in your backpocket.
It never felt so good.

On a dry, sunny winter day. That's when you have it all.